Ranunculaceae
Anemone apennina L.
Anemone dell'Appennino
Forma biologica: G rhiz, geofite rizomatose (a rizoma tuberoso)
Descrizione: pianta perenne che predilige i terreni leggeri ed umidi, specie se ricchi di potassio, fusto assai fragile e delicato, arrossato in basso. Cresce in maniera abbondante nei luoghi freschi
Foglie quelle basali, provviste di un picciolo abbastanza lungo, a lamina triangolare, divisa in tre segmenti subeguali, pennatosetti. Quelle superiori con lobi profondi su ciascun lato.
Fiori su un peduncolo, solitari, di diametro di 3- 4 cm, antere gialle. Con 8/12 sepali petaloidi. Nella "Flora d'Italia" il Pignatti segnala una var. albiflora Strobl.. La coestistenza stretta, nella stessa zona, di individui con colori che passano dal bianco al violetto/azzurino fa dubitare su tale specificazione.
Frutti acheni di piccola dimensione, pelosi.
Antesi: la ricca fioritura avviene da marzo fino a maggio. Nella zona dove sono stati fotografati si è completata nell'arco di un paio di settimane.
Tipo corologico: SE Europ. (Carpatico - Danubiana)
Distribuzione in Italia: nella penisola è comune dalla Sicilia sino alla Toscana e Marche, anche in Corsica e Arcipelago toscano. Assente in Sardegna.
Mi risulta che in Abruzzo l'anemone in questione è protetto non tanto per la rarità ma per le raccolte indiscriminate da parte degli escursionisti che arrecano gravi danni alla diffusione della pianta. Come peraltro avviene per altre specie: gentiana lutea, pulsatilla alpina, primula auricola ecc.
Habitat: sottobosco di leccio, quercia e faggio, non si spinge oltre i m. 1.500.
In genere le ranuncolacee sono ritenute velenose.
Anemone coronaria L.
Famiglia:Ranunculaceae
Nome volgare: Anemone dei fiorai
Etimologia: Il nome del genere dal greco ànemos = vento, data la sua vita effimera.Quello della specie dal latino coronarius, cioè che forma una corona.
Caratteri morfologici:
Descrizione: Pianta erbacea perenne,alta 20-40 cm, con fusti eretti e leggermente pubescenti.
Foglie basali con lungo picciolo e lamina bipennata, divisa in lacinie lineari, acutamente inciso-dentate.Le foglie cauline,bratteali, finemente suddivise formano un verticillo, una corona vistosa sotto il fiore.
Fiori solitari, con 6-8 petali, ellittico-arrotondati, di colore variabile dal violetto al rosso,all’azzurro.Le antere sono blu-violetto.
Frutto: numerosi acheni lanosi
Periodo di fioritura: febbraio-aprile
Habitat e diffusione: campi coltivati a cereali, garighe. Originaria del Medio oriente è stata introdotta in Italia fin dai tempi degli Etruschi. La specie è comune nelle regioni appenniniche. Viene coltivata per ornamento.
Le piante di questa scheda sono state fotografate in due stazioni distinte dei Monti Pisani:un uliveto abbandonato ed in un radura.
Anemone hortensis L.
Sinonimi: Anemone stellata Lam., Anemone lepida Jordan
Famiglia: Ranuncoloaceae
Nome volgare: Anemone fior di stella
Etimologia: dal greco ànemos = vento, data la sua vita effimera e dal latino hortensis= degli orti per il suo habiitat e stellata per la forma dei petali.
Morfologia:
Pianta erbacea perenne, con piccoli tuberi legnosi nerastri e fusto esile, pubescente, eretto alla fioritura, alto 10-40 cm.
Foglie basali palmato-lobate con 3 – 5 segmenti lobati,con picciolo di 5 – 10 cm , le cauline formanti un verticillo sotto il fiore, semplici o triforcate
Fiori solitari all’apice del fusto, con numerosi petali (10-19) ellittici-lanceolati, rosa-azzurrini, bianchi o violetti, antere azzurre.
Frutti: numerosi acheni lanosi.
Distribuzione- Habitat- fioritura:
Proveniente dalle zone settentrionali del bacino Mediterraneo, in Italia è comune nelle regioni centro-meridinali e nelle isole, è assente al nord.
Vive nei luoghi aridi, prati asciutti, radure dove fiorisce da Febbraio a Maggio.
Curiosità:
Data la sua vita effimera, simbolizza la fragilità e l'abbandono.
Credenze popolari lo ritenevano foriero di malattie, e affermavano che fosse cresciuto sotto la croce di Gesù.
Plinio il Vecchio riferisce che i Magi al contrario, suggerivano per allontanare malefici e negatività di raccogliere il primo anemone dell'anno e indossarlo come una collana dopo averlo avvolto in un panno rosso.
Anemone nemorosa L.
(Anemanthus morosus (L.) Fourr., Anemonanthea nemorosa (L.) S.F. Gray , Anemone francoana Merino, Anemone pedata Rafin., Anemone pentaphylla Hooker fil. ex Pritzel, Anemone quinquefolia L., Anemonoides nemorosa (L.) Holub)
Anemone bianca
Forma biologica: Geofite rizomatose.
(Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi)
Descrizione:
Pianta erbacea perenne che non supera i 20 cm di altezza, con un rizoma orizzontale di colore giallo–brunastro assai profondamente radicato nel substrato.
Il fusto eretto, esile, porta alla sommità un solo fiore, lungamente peduncolato, del diametro di circa 2,5 cm, costituito generalmente da 6 petali ellittici di colore bianco, al centro dei quali sono ben visibili le antere giallastre, l’ ovario si trasformerà in un insieme quasi sferico di frutti (acheni) con breve becco.
Foglie radicali portate da un picciolo eretto hanno lamina completamente divisa in tre segmenti lanceolati o lobati o partiti, le tre caratteristiche foglie cauline, inserite nel terzo superiore del fusto hanno la lamina palmato-partita, divisa in 3-5 foglioline a loro volta pennato partite o profondamente dentate di colore verde chiaro per peli argentei, senza gemma ascellare.
Antesi: Febbraio – Maggio, la sua precoce fioritura le permette di fruire della luce nel bosco, prima che le foglie lo rendano ombroso.
Tipo corologico: Circumboreale
(Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.)
Distribuzione in Italia: E’ presente su tutto il territorio con esclusione delle isole.
Habitat:
Vive nei boschi di latifoglie (quercete e faggete) fino a 1500 m, su suolo neutro e ben umidificato, ma la si può trovare un po’ ovunque in pianura nelle zone non coltivate.
Note di sistematica:
Questa specie è facilmente confondibile con l' Anemone trifolia L., dalla quale si distingue per le lamine delle foglie radicali irregolarmente lobate o partite, mentre sono dentellate in trifolia, per l’assenza della gemma ascellare nella foglia caulina più bassa che è presente in trifolia ed infine per il colore delle antere che sono bianche in trifolia e gialle in nemorosa.
Etimologia: Il nome generico pare derivare dal greco anemos = vento forse per il suo agitarsi col vento di cui con la sua sommità fiorita indica la direzione, ma potrebbe derivare anche dal latino anima = soffio vitale, per la caducità dei suoi fiori. Il nome specifico deriva dal latino nemus da cui nemoris = del bosco per indicare il suo habitat boschivo.
Proprietà ed usi:
Pianta fortemente tossica come tutti gli anemoni, ha da fresca uno spiccato potere vescicante, tanto da produrre irritazioni e vesciche sulla pelle ed è per questo che non viene più usata per lenire i dolori articolari e addirittura ne viene sconsigliata la raccolta.
Il suo uso esterno come revulsivo e decongestionante è stato da tempo abbandonato per i seri inconvenienti verificatisi a chi non la usava con estrema prudenza.
In omeopatia è utilizzata come emmenagogo. Contiene saponine tossiche, per cui è sconsigliato l'uso domestico.
Curiosità:
In primavera contemporaneamente alla sua fioritura, è possibile trovare ai piedi di questa pianta la Dumontinia tuberosa (Hedwing) Kohn, che è un ascomicete parassita della Anemone nemorosa L.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a mero scopo informativo e devono sempre essere prescritte e seguite dal medico.
Anemone ranunculoides L.
Sinonimi:Anemone ranunculiflora St-Lager,
Famiglia:Ranunculaceae
Nome volgare: Anemone gialla
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco Anemos = vento, forse per l’habitat in luoghi esposti al vento di questi fiori o per il loro agitarsi ad ogni suo soffio. Il nome specifico è legato alla somiglianza del fiore con quello del ranuncolo.
Morfologia:
Pianta erbacea perenne rizomatosa. con fusti eretti esili, alti 15-20 cm.
Le foglie hanno la lamina palmato-partita divisa in 3-5 segmenti lanceolati irregolarrnente inciso-lobati, le cauline pressoché sessili, quelle dell’involucro petiolate.
I fiori regolari solitari o più raramente in due o tre alla sommità dello scapo, sono larghi 15-20 mm, hanno il calice formato da 5-8 sepali petaloidi, ovali, di un bel colore giallo-dorato, villosi all’esterno.
I frutti sono acheni.
Distribuzione - Habitat - Fioritura:
Specie Europeo-Caucasica è diffusa nelle regioni fredde e temperato-fredde.In Italia è comune in tutto l’arco alpino e nell’Appennino dove cresce nei boschi di latifoglie (soprattutto faggete e querceti), nelle radure e nei luoghi ombrosi, a quote comprese tra 0 e 1500 m. Fiorisce in primavera (Marzo-Maggio) prima che i boschi che la ospitano diventino ombrosi per la crescita delle foglie.
Proprietà e principi attivi:
Per il suo contenuto di saponine tossiche è considerata pianta velenosa.
Viene utilizzata per uso esterno contro i dolori articolari, ed in omeopatia come emmenagogo.
Curiosità:
Questo fiore come altri dello stesso genere, verso sera o in caso di pioggia od aumento della umidità, si ripiega verso il basso assumendo la forma di una cupola ed offrendo all’acqua la parte sterile del calice preservando dall’umidità stami e pistilli, per assicurare la propagazione.
Anemone trifolia L.
(Anemonoides trifolia (L.) Holub)
Anemone trifogliato
Forma biologica: Geofite rizomatose. (Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi)
Descrizione:
Pianta erbacea perenne che non supera i 30 cm di altezza, con un rizoma biancastro.
Il fusto eretto, esile, porta alla sommità un solo fiore, lungamente peduncolato, del diametro di circa 3 cm, costituito da 6 petali ellittici di colore bianco, al centro dei quali sono ben visibili le antere bianche.
Fiori: peduncolati e solitari all'apice del fusto, calice del diametro di 3 – 4 cm, con 6 sepali ovoidi (con aspetto petaloide) e antere completamente bianche. Petali assenti.
I frutti sono acheni, pelosi.
Foglie tutte tripartite con segmenti dentati, quelle basali sono portate da un picciolo di 1-3 dm, con lamina divisa in 3 segmenti lanceolati e acuti, quelle cauline sono poste nel l terzo superiore del fusto, con un corto picciolo e con la lamina divisa in 3 foglioline pubescenti con una gemma ascellare portata dalla più bassa.
Antesi: In primavera da Aprile a Giugno.
Tipo corologico: Orof. S-Europ.
(Specie montane ed alpine dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia.), con disgiunzione nella Scandinavia meridionale.
Distribuzione in Italia:
Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise
Habitat:
Vive di preferenza nelle faggete, peccete e abetine fino a 1600 m.
Note di sitematica:
In Flora d'Italia S. Pignatti distingue la Anemone trifolia in
Var. trifolia di grosse dimensioni con dentatura profonda delle foglie, petali ovati e acheni a becco leggermente incurvato.
var. Italica Oberdf. si ridotte dimensioni, brevissimi denti delle foglie, petali ellittici, acheni con becco fortemente incurvato.
Questa specie è facilmente confondibile con l' Anemone nemorosa L., dalla quale si distingue per le lamine delle foglie radicali dentellate, mentre sono irregolarmente lobate o partite in nemorosa, per la gemma ascellare presente nella foglia caulina più bassa che è assente in nemorosa ed infine per il colore delle antere che sono bianche in trifolia e gialle in nemorosa.
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Etimologia: Il nome generico pare derivare dal greco anemos = vento forse per il suo agitarsi col vento di cui con la sua sommità fiorita indica la direzione, ma potrebbe derivare anche dal latino anima = soffio vitale, per la caducità dei suoi fiori. Il nome specifico si riferisce al numero dei segmenti delle sue foglie.
Proprietà ed usi:
Ippocrate e Discoride già nei tempi antichi avevano studiato questa pianta, ritenendola atta a curare le malattie del fegato, in realtà nessun beneficio fu tratto da questi studi, trattasi infatti di pianta tossica come tutti gli anemoni, ma possiede qualità narcotiche e sedative, oltre che diuretiche ed espettoranti.
L’essenza di questo anemone è stata usata per lenire gli spasmi di origine nervosa, calmare emicranie e nevralgie in genere. Veniva usata con un certo successo anche per combattere le tossi spasmodiche.
Contiene saponine tossiche, per cui è sconsigliato l'uso domestico.
Attenzione:
Le applicazioni farmaceutiche devono sempre essere prescritte dal medico
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